Continua a crescere la fiducia degli adolescenti italiani nella scienza, tanto che il 29% sogna di intraprendere una carriera scientifica, quasi il triplo rispetto al 2017 in epoca pre-Covid. Lo rivela l'indagine campionaria nazionale su quasi 5.000 quindicenni di oltre cento istituti scolastici, condotta dal centro di ricerca indipendente Observa Science in Society in collaborazione con il Centro Pristem dell’Università Bocconi, nel quadro del progetto internazionale Roses. I risultati sono pubblicati nel volume "Scienze per il domani" scritto da Giuseppe Pellegrini dell'Università di Trento e Federica Zanardi dell'Università di Padova ed edito da Mateinitaly.
L’indagine si è focalizzata su cinque temi: l’interesse dei giovani per la scienza, le loro opinioni, l’attività scolastica e gli orientamenti disciplinari, le carriere future, il rapporto con l’ambiente.
Il dato più significativo che emerge è la crescente fiducia nella scienza rilevata negli ultimi dieci anni: tra il 2014 e il 2023 è infatti aumentata considerevolmente la percentuale di chi ritiene indispensabile il contributo della conoscenza scientifica per affrontare malattie importanti e diffuse. Studenti e studentesse indicano con maggiore convinzione le potenzialità offerte dalla scienza e dalla tecnologia per le nuove generazioni. La maggior parte dei giovani ritiene che le scienze migliorino la qualità di vita: la percezione è più positiva nei ragazzi che nelle ragazze, e soprattutto tra gli studenti dei licei rispetto a quelli che frequentano istituti tecnici e professionali.
Anche per quanto riguarda l’influenza della scienza sul nostro stile di vita, si è riscontrato un notevole aumento delle risposte positive tra il 2014 e il 2023. "La fiducia espressa, però, non è incondizionata", precisano gli autori del libro. "Si riconoscono infatti alcuni elementi di criticità quando si sostiene che la scienza e la tecnologia cambino troppo velocemente il nostro stile di vita. Lo sviluppo scientifico e tecnologico propone spesso ritmi, strumenti e modi di vivere che a volte disorientano".
Come fonti di apprendimento scientifico i giovani usano prevalentemente Internet e la televisione, ma quasi quattro su dieci vorrebbero avere più lezioni di scienze a scuola. Otto studenti su dieci hanno anche espresso il desiderio di avere più ore dedicate a esperimenti e attività pratiche durante l’insegnamento delle materie scientifiche.
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