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Pesci con le zampe, le usano come organi sensoriali

Pesci con le zampe, le usano come organi sensoriali

Per sondare il fondale in caerca di prede

07 ottobre 2024, 09:55

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Le zampe di alcune specie di gallinelle di mare, come Prionotus carolinus, sono ricoperte di papille sensoriali (fonte: Anik Grearson) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le zampe di alcune specie di gallinelle di mare, come Prionotus carolinus, sono ricoperte di papille sensoriali (fonte: Anik Grearson) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Con il corpo di un pesce, le ali che ricordano quelle di un uccello e zampe simili a quelle di un granchio, le gallinelle di mare sono già animali insoliti, ma le loro particolarità non finiscono qui: due studi pubblicati sulla rivista Current Biology hanno scoperto che le sei zampe sono in realtà degli incredibili organi sensoriali analoghi alla nostra lingua, che questi pesci utilizzano per ‘assaggiare’ letteralmente il fondale marino dove vivono e scovare prede nascoste.

Le due ricerche sono guidate dall’Università di Harvard e dalla Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, con la partecipazione anche dell’Università di Genova, e indicano che questi animali potrebbero diventare nuovi modelli della ricerca scientifica per indagare i meccanismi dell’evoluzione.

“Questo pesce deve le sue zampe (che sono in realtà estensioni delle pinne pettorali) agli stessi geni che contribuiscono allo sviluppo dei nostri arti - afferma Nicholas Bellono di Harvard, che ha coordinato i ricercatori insieme a David Kingsley di Stanford – ma le ha riprogrammate come strumento per trovare prede utilizzando gli stessi geni che la nostra lingua usa per sentire il sapore del cibo: una cosa straordinaria”.

Gli autori dello studio hanno, infatti, scoperto che le zampe di alcune specie di gallinelle di mare, in particolare quella chiamata Prionotus carolinus, sono ricoperte di papille sensoriali, ciascuna delle quali è sensibile al tatto, ma anche al gusto: riesce a captare singole molecole che guidano poi il pesce verso altri organismi che vivono sepolti sotto il fondale e di cui si cibano. Grazie ad analisi approfondite, i ricercatori hanno confermato che le papille rappresentano un’innovazione evolutiva chiave, che ha permesso a questi animali di avere successo nel loro ambiente in modi impossibili per gli altri.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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