/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A rischio di estinzione un quarto degli animali d’acqua dolce

A rischio di estinzione un quarto degli animali d’acqua dolce

A causa di inquinamento, dighe e agricoltura

10 gennaio 2025, 15:11

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Un esemplare di Chlorocypha cyanifrons, un insetto che vive negli ambienti d 'acqua dolce (fonte: Jens Kipping) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un esemplare di Chlorocypha cyanifrons, un insetto che vive negli ambienti d 'acqua dolce (fonte: Jens Kipping) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un quarto degli animali che vivono in acqua dolce è ad alto rischio di estinzione e la perdita di questa biodiversità potrebbe avere conseguenze vaste e importanti sulla mitigazione dei cambiamenti climatici, sul controllo delle inondazioni e sul ciclo dei nutrienti all’interno degli ecosistemi. Lo evidenzia l’analisi condotta su oltre 23mila specie per la Lista rossa delle specie minacciate dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), pubblicata sulla rivista Nature e alla quale ha contribuito anche l’Italia con l’Università di Padova.

Le principali minacce a pesci, crostacei e insetti acquatici arrivano da inquinamento, dighe, agricoltura e specie invasive e sottolineano l’urgente necessità di affrontare questi problemi, per evitare ulteriori perdite. Le zone umide, che comprendono fiumi, laghi, stagni e paludi, stanno perdendo superficie ad un tasso tre volte più veloce rispetto alle foreste, un declino che sta passando per lo più inosservato nonostante l’importanza di questi ecosistemi.

Le acque dolci, infatti, ospitano oltre il 10% di tutte le specie conosciute, eppure valutazioni complete sul loro rischio di estinzione sono state finora carenti. Per colmare questa lacuna, i ricercatori guidati da Catherine Sayer della Iucn hanno condotto un vasto studio globale, passando in rassegna 23.496 specie tra pesci, crostacei come granchi e gamberetti e i cosiddetti odonati, cioè insetti d’acqua dolce come le libellule.

La ricerca indica che il 24% degli animali che vivono in acque dolci è ad alto  rischio di estinzione, percentuale che sale ulteriormente in particolare per i crostacei. L’inquinamento colpisce più della metà delle specie studiate (54%), seguito dalla costruzione di dighe e dall’estrazione di acqua, che danneggiano il 39% delle specie, mentre lo sfruttamento del suolo da parte dell’agricoltura e l’arrivo di specie invasive minacciano rispettivamente il 37% e il 28% delle specie.

Le aree nelle quali si concentra il maggior numero di specie minacciate sono il Lago Vittoria in Africa orientale, il Lago Titicaca che si trova tra Bolivia e Perù, le zone umide di Colombo, nello Sri Lanka, e la catena montuosa dei Ghati occidentali nel Sud-Ovest della penisola indiana.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza