Un quarto degli animali che vivono in acqua dolce è ad alto rischio di estinzione e la perdita di questa biodiversità potrebbe avere conseguenze vaste e importanti sulla mitigazione dei cambiamenti climatici, sul controllo delle inondazioni e sul ciclo dei nutrienti all’interno degli ecosistemi. Lo evidenzia l’analisi condotta su oltre 23mila specie per la Lista rossa delle specie minacciate dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), pubblicata sulla rivista Nature e alla quale ha contribuito anche l’Italia con l’Università di Padova.
Le principali minacce a pesci, crostacei e insetti acquatici arrivano da inquinamento, dighe, agricoltura e specie invasive e sottolineano l’urgente necessità di affrontare questi problemi, per evitare ulteriori perdite. Le zone umide, che comprendono fiumi, laghi, stagni e paludi, stanno perdendo superficie ad un tasso tre volte più veloce rispetto alle foreste, un declino che sta passando per lo più inosservato nonostante l’importanza di questi ecosistemi.
Le acque dolci, infatti, ospitano oltre il 10% di tutte le specie conosciute, eppure valutazioni complete sul loro rischio di estinzione sono state finora carenti. Per colmare questa lacuna, i ricercatori guidati da Catherine Sayer della Iucn hanno condotto un vasto studio globale, passando in rassegna 23.496 specie tra pesci, crostacei come granchi e gamberetti e i cosiddetti odonati, cioè insetti d’acqua dolce come le libellule.
La ricerca indica che il 24% degli animali che vivono in acque dolci è ad alto rischio di estinzione, percentuale che sale ulteriormente in particolare per i crostacei. L’inquinamento colpisce più della metà delle specie studiate (54%), seguito dalla costruzione di dighe e dall’estrazione di acqua, che danneggiano il 39% delle specie, mentre lo sfruttamento del suolo da parte dell’agricoltura e l’arrivo di specie invasive minacciano rispettivamente il 37% e il 28% delle specie.
Le aree nelle quali si concentra il maggior numero di specie minacciate sono il Lago Vittoria in Africa orientale, il Lago Titicaca che si trova tra Bolivia e Perù, le zone umide di Colombo, nello Sri Lanka, e la catena montuosa dei Ghati occidentali nel Sud-Ovest della penisola indiana.
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