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Vacilla il mito dello Stradivari

Vacilla il mito dello Stradivari

Un esperimento di acustica 'promuove' i violini moderni

09 maggio 2017, 16:38

Redazione ANSA

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Un esperimento fa vacillare il mito dei violini d 'epoca (fonte: Eric Long (Smithsonian Institution) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un esperimento fa vacillare il mito dei violini d 'epoca (fonte: Eric Long (Smithsonian Institution) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un esperimento fa vacillare il mito dei violini d 'epoca (fonte: Eric Long (Smithsonian Institution) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il mito dello Stradivari vacilla: un esperimento nel quale esperti di musica e strumenti hanno ascoltato 'alla cieca' il suono di pregiati violini d'epoca e di violini moderni ha decisamente promosso i secondi, rilevando che hanno un suono migliore. La ricerca è stata condotta dall'esperta di acustica Claudia Fritz e dai suoi collaboratori, della Pierre and Marie Curie University di Parigi, e pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas.

Gli strumenti sono stati testati "alla cieca" in due sale da concerto a Parigi e a New York: musicisti professionisti si sono esibiti sia da soli che con un'orchestra, con violini antichi e moderni, compresi alcuni Stradivari. A violinisti, liutai, compositori e critici musicali è stato chiesto di giudicare il suono degli strumenti. I risultati sono stati molto netti: la stragrande maggioranza ha preferito i violini moderni.



L'esperimento ha riprodotto, questa volta in sale da concerto, quello condotto dallo stesso gruppo di ricerca nel 2012: il risultato era stato analogo, ma erano stati sollevati dubbi sulle condizioni in cui era stato condotto l'esperimento, in ambiente controllato e con un'acustica asciutta.

Tuttavia dire che questo test abbia definitivamente smontato la presunta superiorità degli Stradivari sarebbe senz'altro riduttivo. Ci sono molti altri fattori da tenere in considerazione, come il fatto che la relazione tra il musicista e il suo strumento va al di là delle caratteristiche misurabili, e può essere profondamente personale. Il violinista Stéphane Tran Ngoc, che aveva preso parte all'esperimento del 2012, sostiene che far suonare un musicista con uno strumento che non gli è familiare non rende giustizia a nessuno dei due. "Spesso, con gli strumenti antichi è necessario esercitarsi per molto tempo, per capire come esprimere al meglio le loro potenzialità", dichiara. "Un antico violino italiano - osserva - produrrà un suono sempre migliore man mano che viene suonato, al contrario di molti strumenti moderni".

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