Potrebbero essere di vichinghi, gli oltre 260 corpi rinvenuti in una sepoltura di massa scoperta negli anni '80 in Gran Bretagna, nel giardino di una chiesa di Repton, nel Derbyshire. Le nuove datazioni al radiocarbonio sconfessano le precedenti, dimostrando che tutte le ossa risalgono alla fine del IX secolo d.C., proprio il periodo in cui a Repton svernò la Grande armata pagana, l'esercito vichingo proveniente dalla Scandinavia che conquistò gran parte dell'Inghilterra. Vicino al tumulo, anche la sepoltura di quattro giovinetti tra gli 8 e i 18 anni, probabilmente sacrificati durante il rito funebre dei guerrieri. Ad avanzare questa ipotesi è uno studio dell'Università di Bristol pubblicato sulla rivista Antiquity.
Tra le ossa sono stati ritrovati diversi manufatti, come un'ascia, alcuni coltelli e cinque penny d'argento. L'80% dei resti appartiene a uomini tra i 18 e i 45 anni, molti dei quali riportano lesioni violente. Inizialmente gli antropologi avevano pensato ai Vichinghi, ma poi le datazioni al radiocarbonio avevano fatto ipotizzare che i resti appartenessero ad epoche differenti. I ricercatori spiegano ora che l'errore era dovuto alle grandi quantità di pesce mangiate dai vichinghi: i prodotti del mare, infatti, contengono un carbonio molto più antico di quello dei prodotti vegetali e animali della terraferma, e possono quindi 'sballare' la datazione con quello che viene definito come l'effetto di riserva marino.
Nel sito di Repton è stata trovata anche una tomba doppia con due uomini. Il più anziano è stato seppellito con un ciondolo con la forma del martello di Thor, una spada e diversi manufatti. Prima del decesso fu colpito duramente, tanto che è ancora oggi riconoscibile una frattura al femore sinistro. Tra le gambe, durante la sepoltura, venne posizionata anche una zanna di cinghiale, una specie di 'protesi' per l'aldilà che doveva porre rimedio alle lesioni subite dall'apparato genitale.
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