Cuccioli di giaguaro che giocano fra loro, un formichiere gigante che sguazza nel fango, tapiri che si aggirano guardinghi, un orso andino che passeggia: sono solo alcuni degli animali ritratti nel più grande database fotografico mai realizzato della fauna selvatica dell'Amazzonia, una raccolta di oltre 120.000 immagini catturate dalle fototrappole in 20 anni di ricerche.
Le hanno realizzate 147 esperti di 122 istituzioni scientifiche internazionali, guidate dal Centro tedesco per la ricerca integrata sulla biodiversità (iDiv) e dall'Università Friedrich Schiller di Jena. Lo studio, pubblicato sulla rivista Ecology, documenta non solo la straordinaria biodiversità dell’Amazzonia, ma anche la perdita di habitat, la frammentazione e gli effetti del cambiamento climatico, contribuendo alla messa a punto di nuove strategie di conservazione.
Le immagini sono state scattate in otto Paesi e mostrano 289 specie animali fotografate dal 2001 al 2020 in 143 siti. Oltre 57.000 immagini sono state raccolte dagli esperti della Wildlife Conservation Society (Wcs) in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador e Perù.
Tutto questo materiale fornirà informazioni e dati cruciali "per mostrare dove si trova la fauna selvatica e la sbalorditiva diversità di specie che vive nella regione dell'Amazzonia", commenta Robert Wallace, direttore del 'Greater Madidi-Tambopata Landscape Program' di Wcs e co-autore dello studio.
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