Scoperto perché possiamo consumare il latte e i suoi derivati anche da adulti: le cause della diffusione della tolleranza al lattosio, lo zucchero del latte, non si trovano nel fatto che permise di consumare questi prodotti in maggiori quantità, come si era sempre ritenuto finora, ma nella diffusione di malattie infettive e carestie. Lo afferma uno studio guidato dalle britanniche Università di Bristol e University College di Londra (Ucl), pubblicato sulla rivista Nature. I ricercatori hanno scoperto, mappando 9.000 anni di consumo, che le popolazioni preistoriche in Europa consumavano latte già migliaia di anni prima che gli esseri umani sviluppassero il gene che permette di digerirlo, diventato comune solo intorno al 1.000 a.C.
I ricercatori guidati da Richard Evershed, dell’Università di Bristol, hanno costruito un database senza precedenti, catalogando quasi 7.000 residui di grasso animale da 13.181 frammenti di ceramica provenienti da 554 siti archeologici, per scoprire dove e quando le persone consumavano latte. I dati hanno mostrato che era ampiamente utilizzato nella preistoria europea, ma il suo consumo risultava indipendente dalla presenza della tolleranza al lattosio.
I ricercatori hanno quindi assemblato un altro database utilizzando antiche sequenze di Dna provenienti da oltre 1.700 individui preistorici europei e asiatici, aggiungendo all’equazione la presenza di carestie e malattie: “Nella preistoria, la salute umana è stata colpita sempre più da scarse condizioni igienico-sanitarie e crescenti malattie”, spiegano gli autori dello studio. “In queste condizioni il consumo di latte avrebbe comportato un aumento dei tassi di mortalità, specialmente per gli individui privi del gene per la tolleranza al lattosio. Una situazione che – proseguono i ricercatori – sarebbe stata ulteriormente esacerbata in condizioni di carestia”. Sarebbe stata quindi questa la causa della diffusione del tratto genetico che ci permette ancora oggi di consumare latte e derivati anche in età adulta.
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