Scoperte 160 specie di piante estinte che potrebbero un giorno tornare in vita e altre 12, invece, erroneamente considerate estinte: è il risultato di due studi internazionali coordinati da Thomas Abeli e Giulia Albani, dell’Università di Roma Tre, e pubblicati sulla rivista Nature Plants. I riucercatori sono andati alla ricerca di semi conservati negli erbari di piante ormai estinte e ‘candidate alla de-estinzione’. Molte stime recenti indicano che l’uomo è il principale responsabile della scomparsa di un gran numero di specie viventi, tanto che secondi molti ricercatori è in atto la sesta estinzione di massa e ben il 40% delle specie vegetali attuali è minacciato di estinzione. Diventa quindi fondamentale intraprendere azioni concrete per la conservazione e di salvaguardia delle specie più a rischio. In questa direzione sono andati i due studi, che hanno visto anche la partecipazione dell’università di Pisa e di Pavia, analizzando il potenziale di ‘resurrezione’ di oltre 360 specie vegetali attualmente considerate estinte e studiare le possibilità di recuperare, attraverso una ‘de-estinzione’, alcune specie estinte.
“Esiste la possibilità – ha spiegato Abeli – di riportare in vita piante estinte i cui semi sono conservati nelle collezioni naturalistiche, in particolare negli erbari. Questa ricerca rappresenta il primo passo verso tale direzione e ha permesso di individuare circa 160 specie estinte di cui ancora esistono semi in oltre 60 erbari di tutto il mondo”. La ricerca ha anche scoperto che ben 12 specie di piante considerate estinte non lo sono affatto, ma sono conservate in orti botanici o in natura.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA