Le abilità chiave per il successo evolutivo dell’uomo, che sono alla base del linguaggio e della cultura tecnologica, sono presenti anche negli scimpanzè, i nostri parenti viventi più prossimi: ciò significa che, probabilmente, si sono evolute già milioni di anni fa, prima che gli esseri umani si separassero dalle scimmie. È quanto indica a lo studio guidato dall’Università britannica di Oxford e pubblicato sulla rivista PeerJ, che ha esaminato decenni di riprese video che mostrano gli scimpanzè selvatici di Bossou, in Guinea, mentre rompono noci usando martelli e pietre come incudine.
I risultati, però, non valgono per tutti gli scimpanzé osservati: ciò suggerisce che queste abilità non sono universali come è invece per gli esseri umani. Anche compiti relativamente semplici, come preparare una tazza di tè, richiedono l’esecuzione di una serie di azioni nel giusto ordine e, dunque, di un’elevata capacità di organizzazione e flessibilità.
I ricercatori guidati da Elliot Howard-Spink, attualmente all’Istituto tedesco Max Planck del comportamento animale, hanno ora mostrato che la stessa abilità è presente anche in altri primati: i video registrati indicano, infatti, che gli scimpanzè sono in grado di pianificare una sequenza di azioni e di adattare il loro comportamento a seconda delle circostanze.
“La capacità di organizzare in modo flessibile le singole azioni in sequenze che comprendono l’utilizzo degli strumenti è stata probabilmente la chiave del successo globale dell’uomo”, afferma Howard-Spink. “I nostri risultati suggeriscono che gli aspetti fondamentali dei comportamenti umani potrebbero essersi evoluti prima dell’ultimo antenato comune a esseri umani e scimpanzé – aggiunge il ricercatore – e potrebbero poi essere stati ulteriormente elaborati durante la successiva evoluzione degli ominidi”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA