Dalla nuova tecnica di chirurgia laser per le operazioni agli occhi, ai microscopi fatti di carta che rendono la scienza accessibile anche in aree remote, fino ad un antidolorifico non oppioide nascosto nel veleno delle lumache: vanno a queste tre ricerche i premi Oca d’Oro 2022, che vengono consegnati oggi dall’Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza (Aaas). La cerimonia, giunta alla sua undicesima edizione, è dedicata a ricerche di base che inizialmente possono essere apparse curiose o stravaganti, ma che hanno portato a risultati inaspettati e scoperte importanti per la società.
L’innovativa procedura di chirurgia oculare, ora utilizzata da milioni di persone, è nata da una lesione accidentale all’occhio di un ricercatore, avvenuta circa 30 anni fa: fortunatamente la sua vista non è risultata compromessa in modo grave, ma l'osservazione del danno molto preciso e perfettamente circolare prodotto dal laser ha portato al nuovo approccio per la chirurgia oculare correttiva, basata su un laser anziché sul bisturi.
Per superare le barriere presenti in molte aree del mondo, è stato invece sviluppato il microscopio di carta, che utilizza la tecnica dell’origami. Noto come Foldscope, è in grado di ottenere un potente ingrandimento con materiali che costano meno di un dollaro. Oggi, due milioni di questi microscopi sono stati distribuiti in oltre 160 paesi, dove vengono utilizzati, tra le altre cose, per diagnosticare malattie infettive e identificare farmaci contraffatti.
Infine, le lumache sono finite sotto i riflettori a causa di problemi logistici nelle Filippine, che avevano costretto i ricercatori ad impiegare diversamente il proprio tempo. Analizzando le lumache di mare assassine, così chiamate perché altamente velenose, hanno scoperto una sostanza che costituisce un ottimo analgesico, in grado di ridurre notevolmente il dolore per pazienti con malattie croniche.
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