Potenziare i laboratori esistenti e le strutture specializzate nel sequenziare il genoma dei virus, coordinare a livello internazionale azioni come deforestazione e allevamento di animali, trasparenza nella condivisione dei dati e nella comunicazione: sono queste alcune delle principali azioni indicate dalla Commissione Covid-19 dell'Accademia dei Lincei, in un documento rivolto ai responsabili politici, alle istituzioni sanitarie, ai centri di ricerca, agli scienziati (in particolare le accademie delle scienze e le accademie di medicina), alla stampa e al pubblico in generale.
“Quando la pandemia sarà finita, la tentazione è quella di tornare alla vita normale. Tuttavia, questo è il momento in cui la fiducia e la cooperazione reciproca devono essere rafforzate, compresa la comprensione di come incorporare le prove scientifiche nelle politiche”, si legge nel documento, che intende suggerire azioni per rafforzare la preparazione alla pandemia a livello internazionale e nazionale, evidenziando “le aree trascurate o deboli nei piani attualmente esistenti”.
Il documento indica che “sono necessari un coordinamento internazionale delle azioni contro la deforestazione, l'espansione dell'allevamento di animali (in particolare ruminanti), la limitazione della raccolta di animali selvatici, l'igiene dei mercati alimentari e cambiamenti dietetici orientati alla salute planetaria. Sono necessarie ricerche sulle catene causali che influenzano le ricadute di patogeni zoonotici sull'uomo”. Si rileva inoltre la necessità di “sforzi internazionali coordinati per la transizione della sorveglianza per Covid-19, dalla raccolta completa di dati sui casi per sostenere la sorveglianza integrata delle malattie respiratorie acute, comprese strategie armonizzate per test mirati per l'influenza e SAarsCoV2 e il campionamento dell'RNA virale per il monitoraggio genomico in tempo reale dei sottotipi e delle varianti virali”. Strutture per il monitoraggio biologico e il sequenziamento del genoma di virus e batteri dovrebbero inoltre essere “equamente distribuite in tutto il mondo”.
Oltre a una “governance trasparente e responsabile della condivisione dei dati”, andrebbero create le condizioni per “l'integrazione quasi in tempo reale dei dati di sequenza del genoma con dati microbiologici, clinici ed epidemiologici complementari”, Le reti per la sperimentazione clinica, inoltre andrebbero “preparate con largo anticipo rispetto alla minaccia”.
Quanto alla comunicazione, “Il settore pubblico (sanità e sistemi preventivi) deve passare da uno stile di comunicazione basato principalmente sul rilascio dall'alto verso il basso di informazioni (percepite come paternalistiche) a una modalità che incoraggi la partecipazione del pubblico e contrasti il forte impatto dei social media”.
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