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Il connubio tra arte e scienza agli albori della fotografia

Il connubio tra arte e scienza agli albori della fotografia

Nella mostra Science in Motion al Museo Poldi Pezzoli di Milano

23 giugno 2024, 13:15

di Elisa Buson

ANSACheck
Cavalcata di Daisy, di Eadweard Muybridge (fonte: Museo Poldi Pezzoli) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cavalcata di Daisy, di Eadweard Muybridge (fonte: Museo Poldi Pezzoli) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scienza e arte si fondono agli albori della fotografia nel tentativo di fermare il tempo, catturare il movimento e indagare fenomeni fisici come il magnetismo e l'elettricità: lo dimostrano le opere di tre pionieri, esposte nella mostra 'Science in Motion: Eadweard Muybridge, Harold Edgerton, Berenice Abbott. Fotografie dalla collezione di Bank of America', al Museo Poldi Pezzoli di Milano fino al 26 settembre.

La mostra, patrocinata dal Comune di Milano, consente di fare un viaggio a cavallo tra Ottocento e Novecento attraverso una trentina di opere che mostrano le qualità artistiche e gli studi scientifici di tre pionieri della fotografia, inventori audaci di dispositivi innovativi per lo studio e la rappresentazione della luce e del movimento.

Tra le immagini più celebri ci sono quelle del cavallo al galoppo di Eadweard Muybridge, inventore del movimento in fotografia e precursore del cinema. Molto apprezzato nell'America di fine Ottocento, riuscì a scattare un'immagine stop-motion di un cavallo esponendo il negativo per meno di un millesimo di secondo, un tempo di esposizione mai ottenuto prima.

Dopo aver fermato il movimento in sequenza, Muybridge immaginò la possibilità di animare queste fotografie e sviluppò un dispositivo (chiamato zoopraxiscopio) che proiettava in rapida successione le immagini disposte su un disco di vetro rotante. Altrettanto d'avanguardia sono le istantanee di Harold Edgerton, ingegnere del Massachusetts Institute of Technology: negli anni Trenta sviluppò uno stroboscopio elettronico che generava brevi impulsi di luce per riprendere momenti che prima di allora non si erano potuti cogliere a causa della velocità dei soggetti.

L'invenzione gli permise di catturare l'istante esatto in cui una goccia di latte colpisce un liquido o un proiettile trapassa una mela, documentando l'impatto con una chiarezza e una precisione mai viste prima.

Tra gli inventori, scienziati e artisti che hanno gettato le basi per la fotografia moderna ci furono anche molte donne. Una di queste è la celebre fotografa Berenice Abbott. Sebbene sia conosciuta soprattutto per la sua geniale documentazione di New York durante la Grande Depressione, Abbott si dedicò anche alla visualizzazione di fenomeni scientifici come il magnetismo, l'elettricità e gli effetti del movimento sulla materia. 

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