Una vela solare in orbita per un anno grazie alla luce, unica sua forma di propulsione: è il progetto che la Planetary Society prevede di lanciare il 22 giugno con il razzo Falcon Heavy della SpaceX. La vela solare si chiama LightSail 2 e, “se la missione avrà successo - spiega la Planetary Society - diventerà il primo veicolo spaziale a essere spinto esclusivamente dalle particelle di luce che provengono dalla nostra stella”.
Rappresentazione artistica della vela solare LightSail 2, che usa la luce come forma di propulsione (fonte: The Planetary Society)
La vela solare è grande come un ring di box e sottile come una fetta di pane. Secondo gli ideatori, questo tipo di tecnologia potrà trovare applicazione nella messa in orbita dei piccoli satelliti delle dimensioni di scatole di scarpe, i cubesat, molto utilizzati per la loro maneggevolezza e le dimensioni ridotte. Un mese dopo avere dispiegato le sue vele triangolari, la vela solare, spinta dalla luce, dovrebbe raggiungere la quota di 720 chilometri, circa il doppio dell’orbita della Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
L’idea delle vele solari per viaggiare nello spazio non è nuova. È al centro, per esempio, del progetto avveniristico alla ricerca di E.T. chiamato Breakthrough Starshot Finanziato con 100 milioni di dollari dal miliardario russo Yuri Milner, il progetto è stato presentato nel 2016, e sostenuto dall’astrofisico Stephen Hawking, scomparso il 14 marzo 2018, e dal fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Prevede l’impiego di una flotta di astronavi a vele solari spinte da laser fino alla stella più vicina, Alpha Centauri, distante 4,37 anni luce, in un viaggio di 20 anni a caccia di segnali di vita extraterrestre.
Rappresentazione artistica della vela solare del progetto Breakthrough Starshot (fonte: Breakthrough Starshot)
La Nasa prevede inoltre di lanciare una vela solare tra il 2020 e il 2021, nel corso delle missioni lunari del programma Artemis , che porterà di nuovo astronauti sul nostro satellite entro il 2024.
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