Il nuovo braccio robotico europeo ERA (European Robotic Arm) per la Stazione spaziale internazionale (Iss) è stato lanciato su un razzo Proton dalla base russa di Baikonur, in Kazakhstan: lungo 11 metri, sarà il primo robot in grado di muoversi attorno ai moduli russi del complesso orbitale, per gestire componenti fino a 8.000 chili di peso con una precisione di 5 millimetri e per trasportare gli astronauti da un luogo di lavoro all'altro. Serviranno cinque passeggiate spaziali per preparare ERA a svolgere le sue prime attività, alcune delle quali saranno effettuate dagli astronauti Samantha Cristoforetti e Matthias Maurer dell’Agenzia spaziale europea (ESA).
La Stazione Spaziale Internazionale è già dotata di due bracci robotici: quello canadese e quello giapponese, che svolgono un ruolo cruciale per l'attracco dei veicoli spaziali e il trasferimento di carichi utili e astronauti. Tuttavia, nessuno dei due bracci può accedere al segmento russo. Per questo "il braccio robotico ERA garantirà una maggior libertà, flessibilità e abilità alle attività spaziali", commenta David Parker, Direttore di Esplorazione Umana e Robotica dell’ESA.
Il lancio e l'installazione di ERA rappresentano una novità assoluta per l'Europa e la Russia nello spazio. ESA ha affidato a un consorzio di 22 aziende europee provenienti da sette paesi la costruzione del primo robot realizzato in Europa, frutto di un costante impegno profuso per 14 anni.
Missed today’s #Nauka launch? Here is the video of this historic event!
— РОСКОСМОС (@roscosmos) July 21, 2021
By the way, this was the 425th launch of the Proton family rockets. pic.twitter.com/48dO8ur3wL
Dopo il lancio, ERA sta viaggiando ripiegato e agganciato a quella che sarà la sua base principale, il Multipurpose Laboratory Module (chiamato in russo anche ‘Nauka’), che impiegherà otto giorni per innalzare la sua orbita e raggiungere la Stazione Spaziale. Il 29 luglio il nuovo modulo utilizzerà i propri motori per attraccare automaticamente a Zvezda nel cuore del segmento russo. L'astronauta dell'ESA Thomas Pesquet accoglierà il braccio robotico e si occuperà della sua sistemazione in vista delle cinque passeggiate spaziali per la messa a punto.
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