Un buco nero errante si aggira nella Via Lattea: si trova a 5.000 anni luce da noi ed è il primo buco nero solitario ad essere mai stato rilevato. L'esistenza di oggetti cosmici del genere era ipotizzata da tempo, ma finora non si era mai riusciti a ad avere la conferma della loro esistenza.
A trovarlasono stati il telescopio spaziale Hubble e una rete di osservatori a Terra, i cui dati sono stati analizzati da un centinaio di ricercatori coordinati dallo Space Telescope Science Institute a Baltimora i cui risultati sono stati pubblicati sulla piattaforma arXiv, che accoglie articoli che non hanno ancora superato il vaglio della comunità scientifica, e sottoposto alla rivista Astrophysical Journal. Molti i gruppii italiani che hanno contribuito alla ricerca, fra i quali quelli di Università di Salerno, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Sapienza di Roma e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Essendo i residui di antiche grandi stelle, si stima che il numero di buchi neri presenti nella nostra galassia sia altissimo, diversi milioni. Ma osservare questi oggetti molto piccoli e incredibilmente ‘pesanti’ è per loro stessa natura una sfida quasi impossibile in quanto non emettono nessuna forma di luce o radiazione. Gli unici buchi neri identificati finora erano stati visti in forma indiretta, solo quando vicino a loro era presente una stella compagna oppure notando il comportamento ‘anomalo’ di nubi di gas attratte dal loro campo gravitazionale. Ora per la prima volta è stato osservato un buco nero ‘solitario’, ossia senza nulla attorno.
La scoperta arriva da un lunghissimo lavoro di confronto di dati raccolti in anni da una rete di telescopi su milioni di stelle per cercare tracce di effetti di ‘microlensing’, ossia anomalie della luminosità di stelle lontane dovuta al transito (tra noi e la sorgente di luce lontana) di una qualche massa molto grande. Tra le circa 2.000 anomalie osservate ogni anno i ricercatori sono sicuri di aver riconosciuto anche la firma di un buco nero: un oggetto con una massa 7 volte quella del Sole, distante poco più di 5.000 anni luce in direzione del centro galattico, e in rapido spostamento, 45 chilometri al secondo.
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