"Adesso si aprono molte strade e ancora non possiamo dire che cosa avverra' ", ma di certo si prevedono "tempi brevissimi", ha detto all'ANSA il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, a proposito delle opzioni possibili per il futuro della missione e delle modifiche tecnologiche che potrebbero essere necessarie per la missione ExoMars. All'indomani della decisione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) di sospendere la missione su Marte organizzata congiuntamente alla Russia, si lavora per riuscire ad apportare nei tempi piu' rapidi tutte le modifiche tecniche per sostituire il contributo russo.
Quanto alla collaborazione bilaterale fra Asi e Roscosmos, la sospensione degli accordi non desta "nessuna criticita' ", ha osservato Saccoccia: "fortunatamente, i progetti in atto in questo momento si traducevano in attivita' di pochissimo impatto, essendo ancora in fase di definizione".
Quanto a ExoMars, per il presidente dell'Asi "gia' dal primo giorno del conflitto ExoMars e' stato il primo pensiero di tutti. In particolare in Italia, con i tecnici di Thales Alenia Space, come primo contraente della missione, pronti a partire per una lunga campagna. Adesso si tratta di andare avanti nell'immediato". Quelle che dovranno essere sostituite "sono tecnologie critiche, per le quali dovremo pensare a possibili alternative. Lo faremo con l'industria", ha detto ancora.
Senza dubbio, "Marte e' sempre stato un obiettivo importante per l'Italia", ha detto ancora Saccoccia, ed e' in Italia, negli stabilimenti della Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), che si trova il rover della missione ExoMars. "Lo studio con TAS-I di riorientamento della missione e' stato attivato e coinvolgera' tutte le altre industrie europee del team, che avranno un ruolo importante". Non tutto, naturalmente, e' destinato a cambiare. "Ci sono tecnologie all'avanguardia, come il nostro trapano, che e' l'oggetto di questo tipo al momento piu' avanzato nel mondo", ha detto ancora il presidente dell'Asi, riferendosi alla trivella destinata a penetrare nel suolo marziano fino a due metri di profondita' , in cerca di forme di vita elementari, passate o presenti. "La durata prevista dello studio e' di pochi mesi e l'idea - ha aggiungo Saccoccia - e' di arrivare in tempi brevissimi a valutazione profonda del da farsi. Adesso comincia una fase di incontri straordinari fra gli Stati membri dell'Esa per valutare l'evoluzione della situazione e si lavora in modo che lo studio possa essere pronto in estate".
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