Il telescopio spaziale Webb ha individuato i primi filamenti della ragnatela cosmica, ovvero una disposizione filiforme di 10 galassie che esisteva solo 830 milioni di anni dopo il Big bang. La scoperta è pubblicata su The Astrophysical Journal Letters da un team di ricerca guidato dall'Università dell'Arizona a Tucson.
La struttura filamentosa - osservata grazie al telescopio delle agenzie spaziali di Europa, Stati Uniti e Canada - è lunga tre milioni di anni luce ed è ancorata a un luminoso quasar, ovvero una galassia con un buco nero supermassiccio attivo al centro. Secondo i ricercatori è probabile che il filamento si evolverà in un enorme ammasso di galassie, molto simile al cosiddetto Ammasso della Chioma (Abell 1656) che si trova a circa 350 milioni di anni luce da noi. "Sono rimasto sorpreso da quanto è lungo e sottile questo filamento", afferma Xiaohui Fan dell'Università dell'Arizona. "Questa - aggiunge il collega Feige Wang - è una delle prime strutture filamentose che siano mai state trovate associate a un quasar distante".
Lo studio ha anche indagato le proprietà di otto quasar nel baby universo. I risultati confermano che i loro buchi neri centrali, esistiti meno di un miliardo di anni dopo il Big bang, hanno una massa compresa tra 600 milioni e 2 miliardi di volte la massa del nostro Sole. Resta da capire come possano crescere così velocemente. Webb ha infine trovato la prova ad oggi più concreta di come i primi buchi neri supermassicci potessero regolare la formazione di stelle nelle loro galassie: ha infatti scoperto che anche nell'universo primordiale i buchi neri supermassicci potevano alimentare enormi deflussi di materiale, veri e propri 'venti' che potevano estendersi su scala galattica inibendo la formazione di stelle.
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