Primo identikit della della supernova più osservata negli ultimi decenni. SN 2023ixf è stata scoperta, solo il 19 maggio scorso dal giapponese Koichi Itagaki che, scovandola nella Galassia Girandola (M101) a 21 milioni di anni luce da noi, ha dato il via ad una grande collaborazione, che vede la partecipazione anche di molti italiani: Giorgio Bianciardi e Susy Ghia, che hanno utilizzato il Telescopio Remoto dell’Unione Astrofili Italiani, Giuseppe Conzo, Mara Moriconi e Marco D'Angelo, del Gruppo Astrofili di Palidoro (Roma), Arcangelo Mimino Ciccarelli della Stazione Astronomica dei Marsi (L’Aquila) e Nello Ruocco dell’Osservatorio Astronomico Nastro Verde (Napoli).
Il team, dopo due mesi di osservazioni e studio, ha
pubblicato un articolo scientifico sul sito arXiv contenente tutte le informazioni ottenute, inclusa una bellissima immagine della Galassia Girandola con la supernova SN 2023ixf, che è di tipo II: un tipo di supernova che si forma a partire dal collasso di una stella con massa almeno 9 volte maggiore di quella del Sole. L’oggetto è uno dei più luminosi osservati negli ultimi decenni, raggiungendo una magnitudine apparente di 10,8 nello spettro visibile.
Le analisi svolte dal gruppo hanno anche permesso di misurare la variazione di luminosità successiva all'esplosione, che sta decrescendo in modo lineare, di caratterizzare la tipologia e comprendere anche la componente dei gas espulsi. Ha aiutato anche la vicinanza della galassia, nella costellazione dell’Orsa Maggiore, che ha consentito osservazioni molto dettagliate.
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