Osservato un buco nero intento a strappare parti di una stella simile al nostro Sole: a ogni passaggio ravvicinato le porta via una massa equivalente 3 volte quella della Terra. Descritto sulla rivista Nature Astronomy, il buco nero si trova al centro di una galassia a 500 milioni di anni luce dalla Terra, la cui voracità è stata osservata dal gruppo dell'Università britannica di Leicester guidato da Phil Evans.
Ad allertare per la prima volta gli astronomi era stato un lampo di raggi X rilevato da Swift, il telescopio della Nasa messo in orbita nel 2004 per lo studio di eventi che rilasciano energie molto elevate, in particolare le emissioni di raggi gamma, in arrivo dal centro della galassia denominata 2MASX J02301709+2836050. Le emissioni sono durate una decina di giorni e si ripetono ogni 25 giorni, una ciclicità che secondo i ricercatori è dovuta ai passaggi ravvicinati di una stella grande all'incirca come il nostro Sole attorno a un buco nero di dimensioni relativamente piccole, tra le 10mila e le 100mila masse solari, poco rispetto ai buchi neri supermassicci che si trovano normalmente al centro delle galassie e che facilmente sono milioni di volte la massa del Sole.
I raggi X osservati sono prodotti dall'intensa accelerazione dei gas che strappati alla stella ad ogni passaggio ravvicinato cadono verso il centro del buco nero, raggiungendo temperature di 2 milioni di gradi. Finora, si erano osservati 'pasti' da parte di buchi neri molto più grandi o molto più piccoli rispetto a quello di 2MASX J02301709+2836050 e dunque la scoperta colma un vuoto di osservazioni: "Questa - ha detto Evans -è la prima volta che vediamo una stella come il nostro Sole essere ripetutamente distrutta e consumata da un buco nero di piccola massa".
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