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Un gigantesco anello nell'universo sfida le teorie cosmologiche

Un gigantesco anello nell'universo sfida le teorie cosmologiche

E' una megastruttura del diametro di 1,3 miliardi di anni luce

15 gennaio 2024, 15:52

Elisa Buson

ANSACheck

Rappresentazione di come apparirebbero il Grande Anello (in blu) e l 'Arco Gigante (in rosso) in cielo (fonte: Stellarium, Uclan) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione di come apparirebbero il Grande Anello (in blu) e l 'Arco Gigante (in rosso) in cielo (fonte: Stellarium, Uclan) -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione di come apparirebbero il Grande Anello (in blu) e l 'Arco Gigante (in rosso) in cielo (fonte: Stellarium, Uclan) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scoperta una delle più imponenti megastrutture dell'universo, che sfida gli attuali modelli cosmologici: si chiama 'Grande Anello', ha un diametro di circa 1,3 miliardi di anni luce e una circonferenza di circa quattro miliardi di anni luce. Composta da galassie e ammassi di galassie, si trova a 9,2 miliardi di anni luce dalla Terra, ma se fosse direttamente visibile in cielo occuperebbe lo spazio di 15 lune piene. La sua presenza è stata individuata da una dottoranda dell'Università del Lancashire Centrale, Alexia Lopez, che ha presentato i risultati dei suoi studi al meeting dell’American Astronomical Society a New Orleans.

Già nel 2021 la giovane ricercatrice aveva scoperto nello stesso 'quartiere cosmico' un'altra megastruttura, l'Arco Gigante, che ha un diametro di 3,3 miliardi di anni luce. Ora il nuovo ritrovamento, fatto esaminando i dati raccolti dalla Sloan Digital Sky Survey. “Nessuna di queste due strutture ultra-grandi è facile da spiegare nella nostra attuale comprensione dell’universo", afferma Lopez. Secondo il principio cosmologico, infatti, l'universo su grande scala dovrebbe essere uguale in ogni luogo (omogeneo) e in ogni direzione (isotropo), dunque non dovrebbe produrre simili megastrutture. E invece sono già sette quelle scoperte dagli anni Ottanta a oggi.

Il Grande Anello e l'Arco Gigante, in particolare, con "le loro dimensioni ultra-grandi, le forme distintive e la vicinanza cosmologica, devono sicuramente dirci qualcosa di importante: ma cosa esattamente?", si domanda Lopez. "Una possibilità è che il Grande Anello possa essere correlato a oscillazioni acustiche barioniche (Bao) che nascono da oscillazioni nell'universo primordiale e che oggi dovrebbero apparire, almeno statisticamente, come gusci sferici nella disposizione delle galassie. Tuttavia, un’analisi dettagliata del Grande Anello ha rivelato che non è realmente compatibile con la spiegazione delle Bao: il Grande Anello è troppo grande e non è sferico”. Dunque potrebbero essere necessarie altre spiegazioni che si discostano dal modello cosmologico standard.

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