E’ pronto l’ultimo segmento dello specchio primario di quello che sarà il più grande telescopio del mondo, l’Extremely Large Telescope in Cile dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), in costruzione sulle Ande Cilene e che dovrebbe essere completato nel 2028. Il segmento appena costruito è l’ultimo dei 798 specchi che, assemblati insieme, comporranno un unico specchio dal diametro di 39 metri.
Ciascun segmento ha una forma esagonale larga 1,5 metri, uno spessore di circa 5 centimetri ed è realizzato in Zerodur, il materiale in vetroceramica sviluppato in Germania dall’azienda Schott e caratterizzato da una struttura molecolare sia vetrosa che cristallina che lo rende molto stabile per resistere alle escursioni termiche estreme , come quelle che avvengono nel deserto di Atacama.
La scelta di realizzare uno specchio composto da tante unità non soltanto rende più semplice la costruzione e il trasporto, ma permette di correggere le distorsioni delle immagini prodotte dall’atmosfera, modificando in tempo reale la superficie riflettente, .
Ogni segmaneto dello specchio ha inizialmente una forma circolare, che poi viene tagliata in forma esagonale e lucidata per eliminare ogni imperfezione fino al dettaglio di 10 nanometri, il che significa che le irregolarità superficiali dello specchio saranno inferiori a un millesimo di un capello umano.
Una volta comletato, ciascun segmento viene spedito ad Atacama. Un viaggio di 10mila chilometri compiuto già dai primi 70 segmenti che saranno presto rivestiti da uno strato riflettente di argento e poi conservati nell’attesa del completamento del telescopio.
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