È stata un completo successo la prima passeggiata spaziale di privati della storia: iniziata alle 12,12 ora italiana e conclusa circa 2 ore dopo, ha visto due membri dell'equipaggio della missione Polaris Dawn, il comandante Jared Isaacman e la specialista di missione Sarah Gillis, uscire all'esterno della navetta Crew Dragon di SpaceX per testare le nuove tute pressurizzate progettate dalla compagnia di Elon Musk e destinate a coloro che in futuro parteciperanno a missioni sulla Luna o su Marte.
Ha aiutato a sperimentare le tute per le attività extraiveicolri un innovativo display che compare in basso a sinistra sul casco (una funzione di cui le tute della Nasa sono prive) e capire meglio come le tute raffreddate ad aria affrontano le temperature estreme dello spazio. “L'idea è quella di imparare quanto più possibile su questa tuta e restituirlo agli ingegneri – afferma Isaacman, che è anche il finanziatore del progetto Polaris – per informare le future evoluzioni del suo design”.
Dopo la procedura di depressurizzazione della cabina, il portello è stato aperto alle 12,49 italiane e pochi minuti dopo Isaacman si è preparato a uscire dalla navetta. La sua 'passeggiata' è durata circa 10 minuti, e poi è stato il turno di Gillis. Entrambi hanno eseguito una serie di movimenti per verificare il comportamento delle nuove tute, rimanendo agganciati alla navetta tramite cavi lunghi circa 3,5 metri che forniscono ossigeno, energia e comunicazioni.
Alle ore 13,17 italiane entrambe le attività extraveicolari sono terminate e il portello è stato richiuso, permettendo l'avvio della procedura di ripressurizzazione della cabina. Anche la fase di controllo per eventuali perdite non ha evidenziato problemi. Per tutta la durata della passeggiata spaziale, il pilota di missione Kidd Poteet e la specialista di missione e ufficiale medico Anna Menon sono invece rimasti all'interno della Crew Dragon, monitorando i sistemi di supporto vitale.
La passeggiata spaziale è avvenuta quando la navetta Crew Dragon di SpaceX si trovava a circa 700 chilometri di altitudine dalla Terra, 300 chilometri più in alto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale.
Prima dell'apertura del portello la pressione nella cabina della navetta è stata abbassata lentamente fino al livello di vuoto. Sulla Crew Dragon non c'è infatti una camera di compensazione e così all'apertura del portello l’intero equipaggio all’ambiente spaziale esterno. Secondo il programma della missione, nei due giorni precedenti la passeggiata, è stata lentamente abbassata la pressione della Crew Dragon mentre sono stati alzati i livelli di ossigeno dentro la cabina, in modo da "aiutare a eliminare l'azoto dal circolo sanguigno dell'equipaggio. Ciò - si legge sui profili social della missione - contribuirà a ridurre il rischio di malattia da decompressione durante tutte le operazioni di passeggiata spaziale". Al termine della passeggiata spaziale la pressione è stata ripristinata
La passeggiata spaziale è il secondo record toccato in due giorni dalla missione Polaris Dawn. A poche ore dal lancio dal Kennedy Space Center in Florida, infatti,la navetta ha raggiunto l'altitudine record di 1.400,7 chilometri, spingendosi più in là di qualsiasi altro equipaggio negli ultimi 50 anni dopo la fine del programma Apollo. Si tratta della quota più alta dai tempi della missione Gemini 11, che nel 1966 raggiunse i 1.369 chilometri di altezza.
"Obiettivo raggiunto: apogeo a 1.400,7 chilometri", ha annunciato SpaceX in un post su X. "Dragon e l'equipaggio della Polaris Dawn hanno completato sei orbite della Terra a circa 1.400 chilometri. Nelle prossime ore Dragon eseguirà quattro accensioni per abbassarsi a un'orbita di circa 190 per 742 chilometri in preparazione della passeggiata spaziale di giovedì".
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