E' pronta la prima mappa animata capace di svelare quel che avviene all’interno degli ammassi globulari, ossia nei grappoli di antiche stelle che orbitano molto vicine tra loro: a ricostruirne la prima volta la dinamica interna in 3D è stata una ricerca guidata da Emanuele Dalessandro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Bologna, con ricercatori dell’Università di Bologna e dell'Università dell'Indiana, pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
“La comprensione dei processi fisici alla base della formazione ed evoluzione iniziale degli ammassi globulari è una delle più affascinanti e discusse domande astrofisiche degli ultimi 20-25 anni”, ha osservato Dalessandro. Questi ammassi, che appaiono come delle grandi sfere composte da milioni di stelle tutte molto vicine tra loro, sono molto importanti perché possono essere molto antichi, anche di 13 miliardi di anni, e aiutano non solo e mettere alla prova le teorie per spiegare la nascita dell’Universo ma sono dei “laboratori naturali per studiare la formazione, l’evoluzione e l’arricchimento chimico delle galassie”, ha aggiunto il ricercatore italiano.
Usando ora i dati di più telescopi, fra i quali Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea e Vlt dell’Osservatorio Meridionale Europeo, i ricercatori hanno ricostruito i movimenti in 3D delle stelle di ben 16 ammassi globulari che circondano la Via Lattea.
E’ così emerso che all’interno degli ammassi esiste una varietà di stelle maggiore di quanto ritenuto finora, caratterizzate da composizioni chimiche differenti, oppure da tipi di orbite differenti in base alla loro età o formazione. Lo studio dimostra quanto gli ammassi globulari siano ancora poco compresi e fornisce ora informazioni inedite che potranno aiutare a far luce su molti dei loro misteri.
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