La spettacolare cometa Tsuchinshan-Atlas nel cielo delle Dolomiti, sopra il borgo di Tai di Cadore: è la foto astronomica del Giorno selezionata dalla Nasa e scattata dall’italiana Alessandra Masi, già protagonista di un’altra foto Apod della Nasa che vedeva sempre protagonista le bellezze del cielo nella cornice di quello che l’Unesco ha definito patrimonio dell’umanità.
“La sera del 15 ottobre – ha detto Masi all’ANSA – delle nuvole dense oscuravano il cielo generando in me la preoccupazione di un’altra deludente uscita”.
Erano le notti della presenza in cielo dell’attesa Tsuchinshan-Atlas, definita da molti come la cometa del secolo, che proprio in quei giorni stava raggiungendo la massima luminosità ma che le bizze meteorologiche stava rendendo difficile da osservare. “Ho cominciato a scattare sperando di individuarla in mezzo alle nuvole e finalmente eccola comparire, pian piano il cielo si è aperto permettendomi di vederla a occhio nudo e poterla aspettare nella posizione che avevo immaginato – ha aggiunto la fotografa italiana – un suggestivo scenario sopra il paese di Tai di Cadore per poi tramontare velocemente dietro il monte Pemo che per me rappresenta una delle meraviglie delle Dolomiti”.
La foto rappresenta la cometa Tsuchinshan-Atlas con la lunga coda e anticoda perfettamente visibili nonostante la luminosità della Luna e le luci del centro abitato. Uno scatto che è stato selezionato dalla Nasa per la sua galleria quotidiana Apod che seleziona le migliori foto da tutto il mondo e che il 19 febbraio 2021 aveva già ospitato una fotografia di Masi, che ritraeva Giove e Saturno vicini con una splendida Luna che faceva capolino sempre sulle Dolomiti, ma questa volta sopra il celo di Pieve di Cadore.
Un nuovo importante riconoscimento ad Alessandra Masi che si è avvicinata all’astrofotografia anche grazie alla frequentazione dell’Associazione Astronomica Cortina Stelle: “esplorare il cielo notturno è una passione che cresce in me ad ogni uscita”, ha commentato. “Un’esperienza che ha per me una doppia valenza: ricordarmi i bellissimi momenti emozionali al cospetto di tanta bellezza e rendere l’idea della prospettiva e delle dimensioni proporzionali degli oggetti osservati”.
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