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Luna, nel 2026 uno specchio italiano per la navigazione

Luna, nel 2026 uno specchio italiano per la navigazione

Accordo tra Asi e l'azienda ispace-Asi per retroriflettore LaRA2

14 gennaio 2025, 14:54

di Leonardo De Cosmo

ANSACheck
Il piccolo retroriflettore lunare LaRA2 (fonte: Asi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il piccolo retroriflettore lunare LaRA2 (fonte: Asi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Uno specchio speciale realizzato in Italia promette di diventare un riferimento per i futuri sistemi di navigazione sulla Luna. Si chiama LaRA2, è un retroriflettore laser e l'Agenzia Spaziale Italiana ha firmato un accordo con l'azienda ispace-Europe per trasportalo sulla Luna nel 2026 con il lander Apex 1.0. L'accordo, rileva l'Asi in una nota, contribuirà alle future missioni di esplorazione del nostro satellite.

LaRA2 è una piccola cupola costellata speciali specchi detti retroriflettori. progettata per riflettere i raggi laser direttamente verso la loro sorgente, indipendentemente dall'angolo di arrivo. Progettato e sviluppato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per l'Asi, LaRA2 è uno strumento semplice e robusto che non necessità di energia e che si annuncia fondamentale per realizzare una futura rete di navigazione satellitare per la Luna.

"L'aggiunta di LaRA2 ai retroriflettori esistenti dispiegati sulla Luna - ha detto Julien Lamamy, Ceo di ispace-Europe - aprirà nuove possibilità di mappatura della superficie per la ricerca scientifica e aiuterà a perfezionare le capacità di navigazione per abilitare future missioni". Installato anche sul rover Perseverance della Nasa che opera attualmente su Marte, LaRA2 sarà integrato nel lander lunare Apex 1.0 come parte della missione 3 di ispace che nel 2026 dovrebbe scendere nel bacino di Schrödinger, nei pressi del Polo Sud ma nel lato nascosto della Luna.

"L'Italia ha un'eredità consolidata nel campo dei riflettori laser planetari, la cui tecnologia è piuttosto matura", ha osservato Raffaele Mugnuolo, responsabile dell'ufficio di esplorazione e infrastrutture orbitanti dell'Asi. Lo ha recentemente "dimostrato con successo - ha aggiunto - l'osservazione, da parte del laser Lola dell'orbiter Lro della Nasa, del piccolo array fornito dall'Infn alla missione Change'6. Le future attività operative sulla superficie della Luna trarranno grande vantaggio dalla localizzazione precisa consentita dai riflettori laser che, essendo strumenti passivi, possono essere utilizzati per lunghi periodi di tempo".

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