A oltre dieci anni dall'esperimento Epica, che ha permesso di ricostruire 900.000 anni di storia del clima, riparte in Antartide la caccia al ghiaccio più antico della Terra, capace di raccontare com'era il clima un milione e mezzo di anni fa.
Il nuovo esperimento, che coinvolge glaciologi e climatologi di dieci Paesi, si chiama Beyond Epica Oldest Ice e finanziato con 2,2 milioni di euro nell'ambito del più grande programma di ricerca mai promosso dall'Europa, Horizon 2020. A fornire il supporto logistico sono l'Italia, con l'Enea, e la Francia, con l'Istituto polare 'Paul-Emile Victor'. I due Paesi sono infatti 'di casa' nella zona chiamata Dome C, dove è stato condotto il progetto Epica e dove è previsto il nuovo progetto, e dove si trova la base italo-francese Concordia. Alla guida del gruppo europeo incaricato di individuare il sito sono il glaciologo Massimo Frezzotti e Saverio Panichi, entrambi dell'Enea, Michele Scalet del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), Rob Mulvaney e Julius Rix del British Antarctic Survey e Catherine Ritz, del Consiglio Nazionale delle Ricerche francese (Cnrs).
Il sito in cui è prevista la perforazione, chiamato Little Dome C, si trova a circa 40 chilometri a Sud-Ovest dalla base Concordia. In vista della perforazionei ricercatori stanno analizzando lo strato di roccia che si trova sotto il ghiaccio, anche con l'aiuto di radar e Gps. Al termine di questa fase di ricognizione si prevede una prima perforazione fino a 600 metri di profondità, chiamata Raid, per avere una prima stima della temperatura della zona in cui la roccia viene a contatto con il ghiaccio. "Se troveremo un sito idoneo - ha detto Frezzoti - la vera e propria perforazione inizierà nel 2020 per terminare nel 2025".
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