La siccità che sta colpendo tutta l'Italia è solo un nuovo campanello d'allarme sui rischi che stanno correndo le riserve d'acqua dolce, eppure fiumi e laghi sono quasi degli sconosciuti: si sa pochissimo del modo in cui reagiscono ai cambiamenti climatici, quanti siano effettivamente a rischio e quanti altri invece siano in grado di resistere. Le risposte potrebbero arrivare dalla prima mappa globale delle acque dolci del pianeta, destinata a comprendere i dati relativi a oltre il 95% di fiumi, laghi e bacini idrici della Terra. Il compito di raccoglierli è del satellite Swot (Surface Water and Ocean Topography), nato dalla collaborazione fra la Nasa e l'agenzia spaziale francese (Cnes), con il contributo delle agenzie spaziali di Canada (Csa) e Regno Unito (Uk Space Agency). Il suo lancio è previsto in novembre dalla base californiana di Vandenberg, ma le attese del mondo scientifico sono già moltissime.
In un mondo nel quale l'acqua sta diventando sempre più preziosa, il nuovo satellite permetterà di tenere costantemente sotto controllo il livello di fiumi e laghi. Attualmente, infatti, si hanno misure affidabili solo sui livelli di pochi laghi nel mondo e mancano quasi del tutto i dati su alcuni importanti sistemi fluviali. "Le banche dati attuali forse contengono informazioni su un paio di migliaia di laghi in tutto il mondo", ha rilevato Tamlin Pavelsky, l'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, responsabile scientifico per le rilevazioni di Swot sulle acque dolci. Con il satellite, ha aggiunto, "quel numero è destinato ad aumentare fra 2 e 6 milioni".
Potrebbe diventare più semplice anche capire come sta cambiando il ciclo dell'acqua, con le temperature più calde che inducono la formazione di grandi quantità di vapore acqueo nell'atmosfera, attivando un circolo vizioso capace di scatenare temporali violenti e tempeste insolite in molte zone della Terra. L'obiettivo è, perciò, avere tutti gli strumenti necessari per poter gestire al meglio queste riserve d'acqua così importanti, misurando l'impatto che su di esse stanno avendo i cambiamenti climatici. Per questo il satellite Swot misurerà parametri cruciali, come il livello dell'acqua, e raccoglierà tutti i dati sui laghi che si estendono per oltre 6 ettari e fiumi più larghi di 100 metri.
Alcuni dei satelliti per l'osservazione della Terra già in orbita sono in grado di rilevare misure di questo tipo, come livello e estensione di fiumi e laghi, ma la cosa importante è riuscire a capire come queste riserve d'acqua stanno cambiando. E' possibile farlo, ma è uno sforzo che attualmente richiede risorse e tempo per confrontare misure rilevate da strumenti diversi di satelliti diversi.
La scommessa del progetto Swot è riuscire, da solo, a fornire una visione globale, con misure di tipo omogeneo che permettano in tempi rapidi di capire se e come stiano cambiando volume ed estensione dell'acqua dolce sulla Terra.
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