Sono state acquisite le prime immagini satellitari delle aree più colpite dal terremoto che ieri ha colpito Turchia e Siria e saranno disponibili tra qualche ora, dopo le attività di processamento. Sono relative a 20 aree di interesse, ovvero molti dei principali centri abitati colpiti dal sisma. L’italiana Egeos, che coordina dal 2012 il servizio europeo Copernicus Rapid Mapping ideato per mettere rapidamente a disposizione le immagini satellitari in caso di disastri o emergenze, ha comunicato che i satelliti stanno acquisendo proprio in queste ore le prime immagini ma sulla loro qualità pesa l’incognita delle condizioni meteo.
Durante la notte, ha comunicato e-Geos, società costituita da Telespazio (80%) e dall'Agenzia Spaziale Italiana (20%), sono stata raccolte le più recenti immagini precedenti al sisma, immagini che serviranno da confronto per valutare i danni dell’area. Attualmente la rete di satelliti che partecipa al Copernicus Rapid Mapping, come le sentinelle europee e gli italiani Cosmo SkyMed, stanno focalizzando la propria attenzione proprio sulle aree colpite. Una volta inviate a Terra le immagini dovranno poi essere processate per evidenziare le informazioni più utili e rilevanti. Sulla loro qualità pesano però le condizioni meteorologiche perché la copertura nuvolosa può impedire una buona visibilità del terreno.
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