Spostamenti di circa 4 metri del suolo sono stati rilevati vicino alla faglia anatolica dopo le scosse di terremoto che hanno colpito Siria e Turchia lo scorso 6 febbraio: lo dimostra il grafico (interferogramma) realizzato sulla base dei dati raccolti il 28 gennaio e il 9 febbraio dal satellite Sentinel-1 di Copernicus, il programma di osservazione della Terra gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea.
"Il terremoto è stato così forte da causare massicce deformazioni del suolo", si legge sul sito di Copernicus. "Le aree con lo spostamento maggiore sono quelle vicine alla faglia anatolica, dove l'analisi dei dati radar indica uno spostamento di circa 4 metri lungo la linea di vista del satellite", ovvero la linea che congiunge il sensore al suo bersaglio.
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