Nei Campi Flegrei "è in corso anche un altro sciame sismico" e in questo momento è impossibile prevedere quanto potrà durare l'attuale crisi di bradisismo. Lo ha detto il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni, nell'audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera. L'Ingv, ha detto ancora Doglioni, "è in prima linea" e "sta facendo il possibile per monitorare quanto sta accadendo", "c'è la massima attenzione".
I due scenari
Doglioni ha detto inoltre che sono due i possibili scenari relativi all'evoluzione della situazione dei Campi Flegrei: il migliore è che la crisi di bradisismo in corso termini come era accaduto per quella del 1983-84, il peggiore è un'eruzione simile a quella del 1538. "E' un'evoluzione - ha rilevato - che non conosciamo e che monitoriamo".
"Lo scenario meno critico è una situazione analoga alla crisi del 1982-84", una crisi bradisismica che "è durata 2 anni poi si è fermata", mentre "al momento lo scenario più critico è un'eruzione come quella del Monte Nuovo", del 1538, la più recente delle oltre70 eruzioni esplosive avvenute nei Campi Flegrei.
Nel caso di un'eruzione, ha aggiunto il presidente dell'Ingv, "non sappiamo né quando né dove, potrebbe avvenire e, per quanto piccola, provocherebbe un disagio sociale". In ogni caso "è impossibile pensare che i Campi Flegrei si spengano perché sono un vulcano attivo".
Due sciami sismici ravvicinati
Il nuovo sciame sismico in corso ai Campi Flegrei è iniziato alle 22.31 del 27 settembre, a meno di tre ore dalla fine dello sciame precedente, iniziato alle 5,06 del 26 settembre, nell'ambito del quale era avvenuto il terremoto di magnitudo 4,2. Lo ha detto all'ANSA Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "Si tratta di sciami molto ravvicinati e distinguerli- spiega la ricercatrice - è una convenzione operativa legata alla definizione di sciame", che stabilisce gli intervalli sulla base di una soglia di ore stabilita. La breve durata è tipica degli sciami nelle aree vulcaniche, dove "difficilmente durano più di due giorni".
Il nuovo sciame è iniziato alle 22,31 del 27 settembre e nella tarda mattinata del 28 settembre si sono registrati 48 terremoti magnitudo maggiore di zero; il sisma di magnitudo massima, di 2.1, è avvenuto alle 23,00 a terra, verso la costa di Pozzuoli.
Lo sciame precedente era cominciato alle 5,00 del mattino del 26 settembre ed è finito alle 19,01 del 27 settembre, con 88 terremoti di magnitudo maggiore di zero. Fra questi, il più forte è stato il sisma di magnitudo 4,2 delle 3,35, seguito da un evento di 3,2 alle 9,10 del 26 e localizzato in mare, di fronte alla costa di Bacoli.
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