E' stata probabilmente la polvere finissima di silicati proveniente dall'impatto con il meteorite di Chicxulub a segnare in modo decisivo la fine dei giganteschi dinosauri: potrebbe essere rimasta nell'atmosfera anche per 15 anni, provocando un inverno globale e bloccando la fotosintesi per circa 2 anni. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience e guidato dall'Osservatorio Reale del Belgio, che definisce con maggiorer esattezza le cause della grande estinzione di massa avvenuta 66 milioni di anni fa, nella quale scomparve oltre il 75% delle specie terrestri.
Si ritiene da tempo che l'impatto del meteorite di Chicxulub abbia innescato un inverno globale, ma finora era poco chiaro quali effetti abbiano avuto sul clima i diversi tipi di detriti espulsi dal cratere, tra zolfo, fuliggine e polvere di silicati, nemmeno la dimensione delle particelle era mai stata presa in considerazione. Per colmare questa lacuna, i ricercatori guidati da Cem Berk Senel hanno realizzato delle simulazioni basate su un sito molto ben conservato localizzato in Nord Dakota, negli Stati Uniti.
Hanno così scoperto che a giocare un ruolo molto più importante di quanto ritenuto in precedenza è un particolare tipo di minerale: la polvere sottilissima costituita dai minuscoli detriti di silicati sarebbe potuta rimanere nell'atmosfera fino a 15 anni dopo l'impatto, facendo scendere la temperatura fino a 15 gradi e interrompendo la fotosintesi per quasi due anni. Gli autori dello studio sostengono, quindi, che sia stata questa la causa principale del collasso degli ecosistemi, che a loro volta hanno portato ad una reazione a catena di estinzioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA