/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gli incendi estremi sempre più frequenti entro il 2100

Gli incendi estremi sempre più frequenti entro il 2100

Canada, Amazzonia e Grecia tra le aree più a rischio

14 agosto 2024, 09:25

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Gli incendi estremi diventeranno sempre più frequenti e intensi a causa del cambiamento climatico (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli incendi estremi diventeranno sempre più frequenti e intensi a causa del cambiamento climatico (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli incendi estremi, come quelli che hanno bruciato vaste aree del Canada tra la primavera e l’estate del 2023, sono destinati a diventare sempre più frequenti e intensi entro il 2100 a causa del cambiamento climatico: lo indica la prima edizione del rapporto annuale che fa il punto su questo fenomeno, pubblicato sulla rivista Earth System Science Data e stilato da Università dell’East Anglia, Centro britannico per l'ecologia e l'idrologia, Met Office britannico e Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine.

Tra le aree più a rischio, specialmente nel caso in cui le emissioni di gas serra rimarranno a livelli elevati, ci sono il Canada, che vedrà aumentare di 6 volte le probabilità di eventi catastrofici, l’Amazzonia occidentale e la Grecia, che vedranno rispettivamente triplicare e raddoppiare la frequenza di incendi simili.

Il rapporto indica che le emissioni di CO2 dovute agli incendi registrati tra marzo 2023 e febbraio 2024 sono state del 16% superiori alla media, per un totale di 8,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. I roghi delle foreste canadesi, in particolare, hanno contribuito a quasi un quarto delle emissioni globali. Inoltre, è emerso che la vasta estensione degli incendi in Canada e Amazzonia è stata quasi certamente amplificata dai cambiamenti climatici in corso.

Gli incendi stanno diventando più frequenti e intensi man mano che il clima si riscalda, e sia la società che l’ambiente ne soffrono le conseguenze”, afferma Matthew Jones, dell’Università dell’East Anglia, che ha coordinato i ricercatori. Per la prossima stagione, le previsioni suggeriscono ancora una probabilità di incendi estremi superiore alla media soprattutto in alcune regioni del Nord e Sud America, a causa di condizioni climatiche calde, secche e ventose favorevoli all’innesco di questi fenomeni.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza