Arriva la primavera: alle 22,24 italiane del 20 marzo scatta l'equinozio, l'evento astronomico durante il quale i raggi solari sono perpendicolari all'asse di rotazione della Terra e la durata delle ore di luce eguaglia quella delle ore di buio. Nell'emisfero boreale,è anche il momento in cui le ore diurne cominciano progressivamente ad aumentare, fino al solstizio d'estate. La parola equinozio deriva infatti dal latino aequa-nox, ovvero notte uguale e indica che in un dato giorno la durata del periodo diurno e di quello notturno sono uguali.
L’alternarsi delle stagioni e la durata variabile di giorno e notte sono una diretta conseguenza dell’inclinazione di 23°27′ dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale del pianeta. Questo implica che i raggi del Sole cadano sulla superficie della Terra con angolazioni differenti e solo due volte l’anno risultano perpendicolari a essa, ovvero durante gli equinozi.
L'equinozio primaverile cade solitamente tra il 19 ed il 21 marzo. Il motivo per cui avviene ogni anno in un giorno diverso si deve al fatto che la Terra compie un giro completo intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore, la durata del cosiddetto anno siderale, che non corrisponde a quello del nostro calendario. È proprio per questo motivo che e' stato introdotto l'anno bisestile, che permette di recuperare 24 ore ogni quattro anni. Nonostante cio' , a causa del ritardo accumulato, ogni anno gli equinozi possono verificarsi in un momento diverso.
Sebene secondo la tradizione la primavera arrivi il 21 marzo, cio' non accade dal 2007 e continuerà così almeno fino al 2030. Dal 2044, invece, l'equinozio primaverile potrà anticipare ulteriormente il suo arrivo al 19 marzo: questo sempre a causa dello sfasamento tra calendario e anno siderale, che proseguira' fino al 2100, anno che riporterà l'arrivo della primavera al 21 marzo.
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