Una scoperta importante, dal potenziale talmente esplosivo che potrebbe danneggiare l'umanità. L'allarme sul progetto Q* fu lanciato al consiglio di amministrazione di OpenAI prima del licenziamento di Sam Altman, e potrebbe essere - secondo indiscrezioni riportati da vari media inclusa la Reuters - uno dei motivi che aveva portato al siluramento. Un gruppo di ricercatori aveva scritto e messo in guardia i consiglieri del cda sugli enormi passi in avanti compiuti nel tentativo di raggiungere l'obiettivo dell'intelligenza artificiale generale, ovvero sistemi autonomi in grado di superare l'uomo in molti dei suoi compiti, presentando quindi problemi etici di attuazione. L'indiscrezione si va ad aggiungere ai rumors dei giorni scorsi, che hanno indicato uno scontro fra Altman e il consiglio di amministrazione sulla strategia da seguire e sulla rapida espansione dell'offerta commerciale di OpenAI.
Una velocità che, per alcuni membri del board, incluso il chief scientist Ilya Sutskever, era in violazione con i principi della carta che governa la società, ovvero lo sviluppo di un'IA sicura. Mentre le indiscrezioni si rincorrono, sono molte le polemiche che stanno accompagnando l'annuncio del nuovo consiglio di amministrazione di OpenAI, di cui fanno inizialmente parte l'ex numero uno di Salesforce Bret Taylor e l'ex segretario al Tesoro Larry Summers a cui si va ad aggiungere Adam D'Angelo, il chief executive officer di Quora e già attuale componente del cda di OpenAI.
"Sono contenta per i dipendenti di OpenAI che Sam sia tornato. Questo finale felice include tre uomini bianchi in un board incaricato di assicurare che l'IA porti benefici per tutti", afferma Ashley Mayor, l'amministratore delegato di Coalition Partner, una società di venture capital. La sua critica risuona fra gli esperti convinti che il cda dovrebbe riflettere una maggiore diversità, soprattutto alla luce della potenziale influenza dell'IA sulla società. OpenAI così come X hanno promesso una "tecnologia populista per cambiare il mondo. L'ex Twitter voleva creare la piazza del villaggio dove parlare e confrontarsi, e OpenAI voleva lanciare un compagno super-intelligente per gli esseri umani. Ma - osserva il Washington Post - sotto la guida di Elon Musk e Sam Altman, le due società hanno consolidato il potere in un piccolo numero di fedelissimi che operano in segretezza e senza rispondere a nessuno". L'ammutinamento all'interno di OpenAI per Altman e l'"implosione di X sotto Musk non sono - aggiunge il Washington Post - solo soap opera della Silicon Valley. Ci ricordando che un selezionato numero di persone assume decisioni all'interno di queste piattaforme in grado di definire la società, e che i soldi muovono tutto".
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