Prendere un taxi volante sarà una delle opzioni a disposizione delle persone "normali" a partire dal 2023. A ribadire la promessa è Uber, che a Los Angeles sta delineando il futuro dei trasporti nella due giorni dell'Elevate Summit. All'evento la compagnia ha svelato nuovi prototipi di veicoli alati - una sorta di incrocio tra elicotteri e droni - insieme ad accordi con la Nasa e l'Esercito degli Stati Uniti.
Uber ha mostrato tre prototipi dei taxi dei cieli su cui sono al lavoro altrettanti costruttori di velivoli: Embraer, Pipistrel Aircraft e Karem. A questi si aggiunge un nuovo modello di riferimento per UberAir, che volerà a più di 1.000 piedi di altitudine alla velocità di 240-320 km orari. Il modello monta quattro serie di eliche elettriche per il decollo e l'atterraggio verticale che - dice l'azienda - renderanno il velivolo più sicuro e contribuiranno a ridurre il rumore.
Sempre all'evento, la società ha annunciato un nuovo accordo di collaborazione con la Nasa, dopo quello siglato nel novembre scorso, relativo alla mobilità aerea urbana. A questo si aggiunge un'intesa con l'Esercito Usa finalizzata alla ricerca, per creare un propulsore co-rotante che consenta ai velivoli di essere più silenziosi.
"Pensiamo che le città diventeranno verticali in termini di trasporti, e vogliamo far si che ciò diventi realtà", ha detto a Cbs News il Ceo di Uber, Dara Khosrowshahi, prefigurando un futuro in cui una persona prenota un UberAir con lo smartphone, poi sale sale sul tetto di un palazzo e decolla. Obiettivo è renderla un'opzione per chiunque voglia evitare il traffico stradale, "a prezzi accessibili". La sperimentazione inizierà nel 2020, mente nel 2023 sono attesi i primi servizi regolari.
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