Il mercato europeo della casa smart ha chiuso il 2019 con dati record, ma l'epidemia di coronavirus farà diminuire la domanda nei primi sei mesi del 2020. E' quanto prevedono gli analisti di Idc, che per il secondo trimestre dell'anno si attendono la prima flessione del settore per via di un calo delle vendite di smart tv.
L'anno scorso le consegne di oggetti per la casa smart - dagli speaker e le tv ai termostati e alle luci - sono aumentate in Europa del 20% su base annua a quota 107 milioni di unità, di cui 39,9 milioni soltanto nel quarto trimestre grazie al traino del Black Friday e delle festività natalizie. Per il 2024 gli esperti stimano un mercato a quota 201 milioni di dispositivi.
In questi mesi, tuttavia, il Covid-19 peserà sul settore.
"Nella prima metà del 2020 l'interesse per i prodotti per la casa intelligente rallenterà e prevediamo che, per la prima volta, nel secondo trimestre il mercato subirà una flessione su base annua", spiega l'analista Antonio Arantes, secondo cui ad essere penalizzate saranno soprattutto le smart tv, che dovranno rinunciare alla spinta delle Olimpiadi e degli Europei di calcio.
Tra le aziende, Amazon ha mantenuto la testa della classifica con il 19,4% del mercato nel quarto trimestre 2019, seguita da Google (15,2%), Samsung (12,7%), LG (10,1%) e Sony (5%).
Guardando ai prodotti, invece, le smart tv detengono oltre la metà del mercato con 61,7 milioni di unità nel 2020 (52,3%). A seguire gli smart speaker a 26 milioni di pezzi, i dispositivi per monitorare la casa (13,3 milioni), le luci (8,6 milioni) e i termostati (3,4 milioni).
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