I contenuti del New York Times non possono essere usati per addestrare l'intelligenza artificiale, inclusa ChatGpt. Lo ha deciso il quotidiano bloccando i crawler web di OpenAI già da alcuni giorni. Secondo quanto riporta The Verge, il New York Times ha disabilitato i GPTBot e non esclude una possibile azione legale contro OpenAI per la violazione dei diritti della proprietà intellettuale. Un'azione legale non sarebbe la prima per ChatGPT: almeno due autori hanno infatti fatto causa contro i suoi bot. A ricorrere contro OpenAI è stata anche il legale e programmatore Matthew Butterick, secondo il quale le pratiche della società sono simili alla pirateria software.
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