La tanto attesa versione web di Threads è arrivata. Gli utenti nei Paesi dove l'app concorrente di X è disponibile possono accedere via web al social e non solo dagli smartphone. Intano in Italia, come nel resto dell'Unione Europea, Threads non è ancora stata rilasciata, per via dell'incrocio dei dati della nuova piattaforma con Instagram, su cui si basa, e per la quale i regolatori per la privacy vogliono le giuste chiarificazioni. Nonostante ciò, il sito threads.net è localizzato anche in italiano, il che farebbe pensare ad un approdo non lontano.
Threads è il tentativo di Mark Zuckerberg di agganciare gli utenti scontenti di X, già Twitter, che dopo l'arrivo lo scorso autunno di Elon Musk, è stato rivoluzionato non solo nel nome ma anche in funzionalità e contenuti, tra cui l'ottenimento della spunta di verifica solo a seguito della sottoscrizione ad un abbonamento al servizio Blue. I due imprenditori hanno tenuto banco quest'estate sull'improbabile lotta ambientata in una "location epica", come l'aveva definita Musk l'11 agosto, che li avrebbe messo l'uno contro l'altro, a scopo benefico. Stando alle dichiarazioni di Zuckerberg, lo scontro non si realizzerà, almeno non nel breve.
Tornando a Threads, dopo un boom iniziale di iscrizioni e accesi, l'app ha registrato un significativo calo del coinvolgimento, secondo i dati di varie agenzie di analisi, come Similarweb. Una delle cause potrebbe essere stata proprio la mancanza di una versione web pienamente funzionante, come avviene già per i social del gruppo Meta. Poco dopo Ferragosto, il capo di Instagram, Adam Mosseri, aveva pubblicato un post su Threads nel quale affermava che Meta aveva testato una versione web preliminare per alcune settimane, ma con la necessità di migliorarla prima di un lancio globale.
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