Impennata nell'ultimo decennio per il
settore della stampa 3D con una crescita sei volte maggiore
rispetto alle altre tecnologie, con l'Italia seconda in Europa
per installazioni industriali e nella Top 10 mondiale per i
depositi di brevetto. A dirlo è il rapporto dell'Ufficio Europeo
dei Brevetti Epo che sottolinea come la stampa 3D abbia fatto
segnare un aumento medio annuo di domande di brevetto del 26,3%.
Con l'espressione stampa 3D si indicano una varietà di
tecnologie innovative che hanno aperto le porte alla cosiddetta
manifattura additiva, ossia la possibilità di realizzare beni e
oggetti strato dopo strato: una soluzione radicalmente
differente alle tecnologie precedenti some la manifattura
sottrattiva o la modellazione.
A certificarne la rapida diffusione è il rapporto dell'Epo
che indica che i depositi di brevetti nel settore della stampa
3D sono cresciuti nell'ultimo decennio otto volte più
rapidamente rispetto alla media di tutte le altre tecnologie. A
trainare il settore sono Stati Uniti e Europa, con
rispettivamente il 40% e il 33% di tutti i depositi di brevetti
relativi a questa tecnologia, a sua volta guidata dalla
Germania, leader del settore europeo con il 41%, seguita da
Francia e Regno Unito. L'Italia con il 3% dei brevetti totali si
classifica al sesto posto tra gli stati Europei, registra
tuttavia una posizione di rilievo - seconda - quando si misura
il numero dei sistemi industriali installati e risulta avere una
specializzazione nel campo dei beni di consumo,
dell'odontoiatria e delle costruzioni.
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