OpenAI ha rilasciato la terza
versione del generatore di immagini Dall-E, che tutela gli
artisti digitali. Una delle principali preoccupazioni nel campo
dell'intelligenza artificiale generativa è infatti
l'attribuzione del diritto d'autore per i "nuovi" contenuti,
foto, video e audio, che i software creano, ispirandosi a
materiale famoso. Dall-E, oltre a integrare il famoso ChatGpt, a
cui gli utenti possono chiedere di realizzare grafiche e altre
opere semplicemente con delle indicazioni scritte, vanta
l'ulteriore novità, per i creatori, di caricare i loro lavori
sulla piattaforma e far si che questa li escluda dal suo
archivio, evitando problemi di copyright. La nuova versione di
Dall-E sarà rilasciata prima agli utenti di ChatGpt Plus e
ChatGpt Enterprise e poi a tutti gli altri. Proprio l'utilizzo
del chatbot sembra essere in risalita dopo mesi di flessione,
grazie alla riapertura delle scuole a livello globale. In una
dimostrazione a The Verge, Aditya Ramesh, ricercatore principale
e capo del team di Dall-E, ha chiesto a ChatGpt di aiutarlo a
creare un logo per un ristorante di ramen in montagna. Il
chatbot ha "conversato" con Dall-E, che ha poi proposto quattro
alternative. Il generatore di immagini è stato rilasciato per la
prima volta a gennaio del 2021, precedendo gli attuali
concorrenti Stability AI e Midjourney. A inizio 2022, OpenAI ha
aperto una lista d'attesa per controllare chi poteva utilizzare
la piattaforma, dopo le critiche secondo cui Dall-E poteva
generare immagini esplicite fotorealistiche e mostrava
pregiudizi nella generazione di foto. Da settembre 2022, il
software è aperto al pubblico. Intanto, come riporta Business
Insider, torna a crescere il traffico di ChatGpt, il chatbot che
ha reso famosa l'organizzazione OpenAI. Il ritorno a scuola
sarebbe il motivo principale di tale ripresa, considerando l'uso
via web che molti ragazzi fanno dell'IA per trovare risposte
veloci, non sempre esatte, ai loro quesiti.
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