OpenAi continua ad aggiornare
ChatGpt Plus, partendo dagli utenti che usano la versione
sperimentale, conosciuta come Beta. Su questa è già possibile
beneficiare di due importanti novità. La prima è la possibilità
di caricare dei file dal proprio computer e chiedere all'IA di
lavorarci. La seconda riguarda invece un'aggiunta "automatica":
non ci sarà più bisogno di indicare al chatbot le fonti su cui
basarsi per fornire le risposte, come il browser Bing o il
generatore di immagini Dall-E. ChatGpt risponderà come meglio
crede, prelevando i dati dalle fonti che riterrà più opportune
per ogni domanda. ChatGpt Plus è la versione a pagamento della
famosa piattaforma di IA lanciata da OpenAI a fine 2022. Non c'è
un annuncio ufficiale, ma diversi beta tester hanno confermato
la disponibilità delle due funzioni, documentandole anche con
post su X e Threads, il social di Meta. Il caricamento dei file
da computer fa parte del menu Advanced Data Analysis. Con
questo, il chatbot analizza il documento sul quale può compiere
varie attività, dalla stesura di un riassunto alle operazioni su
fogli di calcolo e tabelle. Si tratta di una funzionalità
derivata dalla versione ChatGpt Enterprise, per le aziende. I
file caricati possono anche contenere immagini, così da
consentire all'IA di allenarsi su informazioni "ricche", sia
testuali che visive, ed accrescere la propria conoscenza. In un
esempio postato online, un utente ha dato in pasto al chatbot la
foto di una nutria chiedendo a ChatGpt di generare una versione
dell'animale in stile cartoon.
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