Il 72% dei leader aziendali in
Italia afferma che l'IA generativa sarà vantaggiosa per i
dipendenti. È quanto emerge dalla nuova indagine di LinkedIn
condotta su oltre 1.000 manager in sei paesi europei. Gli
italiani ritengono che l'eliminazione di attività noiose e
ripetitive (49%), l'aumento della produttività (45%) e la
maggiore disponibilità di tempo da dedicare al pensiero creativo
(40%) rappresentino i maggiori benefici che l'IA generativa
porterà ai dipendenti. Oltre un terzo (34%) ritiene inoltre che
l'ascesa della tecnologia creerà nuovi ruoli all'interno della
propria organizzazione. I dati dell'ultimo report Future of
Work: AI at Work di LinkedIn mostrano che l'IA sta già
ridisegnando il mondo del lavoro, con le imprese che cercano di
massimizzare il potenziale della tecnologia. Le posizioni di
"Head of AI" sono triplicate a livello globale negli ultimi
cinque anni e, in Italia, gli annunci di lavoro che menzionano
l'IA sono quasi quintuplicati (4,7 volte) negli ultimi due anni.
A livello europeo, sono i manager in Germania i più ottimisti
sull'IA (93%), seguiti da Regno Unito (81%) e Francia (80%).
Nuovi dati diffusi dal Work Trend Index di Microsoft confermano
il guadagno in termini di produttività derivante dagli strumenti
di IA generativa come Microsoft Copilot. Il 77% tra i primi
utenti che hanno provato il nuovo chatbot per Microsoft 365 per
svolgere il proprio lavoro ha dichiarato di non volervi più
rinunciare. LinkedIn prevede che le competenze richieste ai
lavoratori cambieranno almeno del 65% entro il 2030, accelerate
dai rapidi sviluppi dell'intelligenza artificiale. "Un futuro
all'insegna dell'intelligenza artificiale è possibile, ma sarà
fondamentale che i leader aziendali in tutto il mondo
comprendano come preparare la forza lavoro" ha sottolineato in
una nota ufficiale Marcello Albergoni, Country Manager di
LinkedIn Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA