Sviluppare prodotti e servizi di
Intelligenza Artificiale aperti e sicuri. Questo è l'obiettivo
che si pone AI Alliance, un'iniziativa lanciata da Ibm e Meta.
Racchiude aziende, sviluppatori e utenti e vede 50 membri
fondatori a livello globale tra cui Amd, il Cern, Dell
Technologies, Oracle, Red Hat, Sony Group, la Nasa, diverse
università e startup.
Come spiega una nota di Meta, AI Alliance è focalizzata sulla
valorizzazione di una community aperta, e sul dare la
possibilità a sviluppatori e ricercatori di "accelerare
l'innovazione responsabile nel campo dell'intelligenza
artificiale, garantendo allo stesso tempo rigore scientifico,
fiducia, sicurezza, diversità e competitività economica". Meta
concentrerà risorse e conoscenze per analizzare i temi relativi
alla sicurezza, fornendo anche una piattaforma per la
condivisione e lo sviluppo di soluzioni.
L'alleanza vuole individuare parametri di riferimento entro
cui creare progetti che hanno al centro l'IA ma anche sostenere
gli sviluppatori nell'integrare tali metriche nei loro prodotti.
Meta, insieme ad Ibm, incentiverà dunque l'adozione di strumenti
tecnologici in grado di sostenere il peso della realizzazione di
servizi di IA. Il fine è "mostrare come i membri stiano usando
la tecnologia aperta nell'IA, in modo responsabile e per un
beneficio collettivo". L'iniziativa prenderà il via con la
formazione di gruppi di lavoro diretti da membri delle
principali aree tematiche. L'Alliance istituirà inoltre un
consiglio direttivo e un comitato di supervisione tecnica. "Ci
proponiamo di collaborare con importanti iniziative già
esistenti - prosegue la nota - promosse da realtà istituzionali,
organizzazioni no-profit e della società, che stanno svolgendo
un lavoro prezioso e in linea con lo sviluppo dell'intelligenza
artificiale".
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