Google prevede di riattivare nelle prossime settimane la creazione di foto di persone tramite il suo modello di intelligenza artificiale, Gemini AI. L'azienda aveva messo in pausa la funzionalità dopo che il software aveva prodotto grafiche imprecise riguardo a fatti storici, come donne Papa e soldati nazisti di colore. "Lo strumento non ha funzionato come previsto" ha sottolineato l'amministratore delegato di Google DeepMind, Demis Hassabis, durante una conferenza alla fiera tecnologica Mobile World Congress, in corso a Barcellona. "Abbiamo messo la funzionalità offline per sistemarla. Speriamo di riaverla online molto presto, nelle prossime settimane". Quando Google ha rilasciato il suo chatbot generativo Bard, un anno fa, aveva già dovuto affrontare problemi per come l'IA creava immagini del pianeta Terra al di fuori del sistema solare, peraltro in materiali utilizzati per la promozione della tecnologia. All'inizio di questo mese, Big G ha ribattezzato Bard come Gemini, sotto il cui cappello si trovano le diverse offerte di modelli di IA generativa, da quelle basilari alle più complesse e performanti per le aziende.
In occasione del Mobile World Congress in Spagna, la compagnia ha anche annunciato l'arrivo di Gemini all'interno di Android Auto, la piattaforma che consente di accedere a informazioni e app del telefono dallo schermo della propria automobile. Nei mercati in cui Gemini è un'applicazione a sé stante, come quello statunitense, gli utenti possono già sfruttare il chatbot per ricevere sintesi dei messaggi non letti sul telefono e fare domande con la voce, ottenendo risposte più precise rispetto a quelle che oggi fornisce Assistente Google.
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