Elon Musk entro questa settimana renderà aperto, open source, il suo chatbot di intelligenza artificiale Grok, rivale di ChatGpt. L'imprenditore lo ha reso noto su X pochi giorni dopo aver citato in giudizio OpenAI, proprietaria di ChatGpt, per aver abbandonato la sua missione originaria no profit per fini di lucro. "OpenAI è una bugia", ha risposto Musk ad un utente che su X gli ha scritto che anche OpenAI dovrebbe fare lo stesso.
La società di intelligenza artificiale dell'imprenditore, xAI, ha lanciato Gork lo scorso anno, il servizio è disponibile negli Stati Uniti con un abbonamento. La decisione di renderlo accessibile a tutti segue la scelta già operata da Meta e Mistral, che hanno reso pubblico il codice sorgente dei loro chatbot.
Musk è da tempo un sostenitore dell'open source. Tesla, un'altra azienda da lui guidata, ha reso aperti molti dei suoi brevetti. "Il sito di OpenAI continua a professare che il suo statuto è quello di garantire che l'Agi (artificial general intelligence, ndr) vada a beneficio di tutta l'umanità. In realtà, OpenAI è stata trasformata in una filiale di fatto della più grande azienda tecnologica del mondo, Microsoft", ha sostenuto Musk nella causa intentata alla società proprietaria di ChatGpt.
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