Cresce l'importanza di Shorts
all'interno dell'ecosistema di YouTube. Il servizio di video
brevi, concorrente diretto di TikTok, rappresenta oggi il 25%
delle entrate dei creator che fanno parte dello YouTube Partner
Program. La cifra rappresenta una crescita significativa per la
piattaforma, lanciata nel 2021 e che dal 2023 ha introdotto la
condivisione delle entrate. Di fatto, un quarto dei canali dello
YouTube Partner Program guadagna attraverso la particolare
modalità di pubblicazione. Il traguardo arriva a poco più di un
anno da quando YouTube ha iniziato a condividere le entrate
pubblicitarie con i creatori che realizzano Shorts. L'azienda
afferma di avere attualmente più di 3 milioni di creatori in
tutto il mondo nel programma dei partner. Visto che gli annunci
sugli Shorts vengono visualizzati tra i clip, la
compartecipazione alle entrate è strutturata in maniera diverso
rispetto ai contenuti tradizionali su YouTube. Le entrate
pubblicitarie vengono raggruppate e divise tra i creatori idonei
in base a fattori quali visualizzazioni e licenze. La società ha
affermato che questo accordo è molto più redditizio in confronto
ai tradizionali fondi per i creatori. Oltre ai guadagni diretti,
secondo YouTube, l'80% dei creatori sfrutta anche altre
funzionalità di monetizzazione sul servizio, come il fan funding
e YouTube Shopping. A febbraio, l'azienda aveva lanciato la
possibilità di utilizzare all'interno dei propri Shorts anche
audio di canzoni e video musicali di artisti famosi, per creare
contenuti personalizzati senza problemi di copyright. La volontà
di YouTube è quella di puntare maggiormente sugli Shorts. Lo
scorso settembre, l'azienda aveva presentato nuove funzionalità
basate sull'IA, sia per creare contenuti che per ottenere
metriche più precise sulla fruizione dei clip.
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