Gli sviluppi delle nuove tecnologie per consentire ai detenuti di avere "una finestra aperta sul futuro" e la preoccupazione dell'interazione degli algoritmi sulla vita dei giovani sono le principali questioni affrontate questa mattina nell'udienza del Papa con Chuck Robbins, Presidente e Ceo di Cisco, con mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita e della Fondazione RenAIssance, e padre Paolo Benanti, professore di Etica delle tecnologie presso la Pontificia Università Gregoriana, direttore scientifico della Fondazione RenAIssance nonché membro dell'Advisory Body on Artificial Intelligence della Nazioni Unite.
Cisco è in Vaticano per la firma della "Rome Call" la carta vaticana che parla di "algoretica", ovvero della applicazione dei principi e valori etici alle nuove tecnologie. Un documento che ha già convinto altri big dell' "It" e i rappresentanti delle religione monoteiste, ebrei e musulmani. Sono pronti a firmare la 'carta' anche i leader delle religioni orientali che si vedranno a luglio a Hiroshima, "un luogo simbolico per ribadire che mai più la tecnologia deve essere usata come strumento di distruzione", ha sottolineato padre Benanti.
"Siamo molto contenti che Cisco abbia aderito alla Rome Call perché è un'azienda che riveste un ruolo cruciale come partner tecnologico per l'adozione e l'implementazione dell'intelligenza artificiale offrendo competenze per l'infrastruttura, la sicurezza e la protezione dei dati e dei sistemi di AI", ha affermato mons. Paglia. "L'intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente il nostro mondo, presentando grandi opportunità, ma anche nuove sfide. Per quasi 40 anni Cisco ha costruito le reti che connettono persone e organizzazioni in tutto il mondo e oggi stiamo costruendo le infrastrutture critiche e le soluzioni di sicurezza che alimenteranno la rivoluzione dell'AI - ha dichiarato Chuck Robbins, Presidente e Ceo di Cisco - I principi della Rome Call sono in linea con la convinzione di Cisco che la tecnologia debba essere costruita su una base di fiducia ai massimi livelli, al fine di promuovere un futuro inclusivo per tutti".
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