Già a marzo, Apple avrebbe rifiutato la proposta di Meta di integrare la sua intelligenza artificiale all'interno dell'aggiornamento di iOs 18, che abiliterà sugli iPhone sia Apple Intelligence che ChatGpt di OpenAI. Secondo quanto riporta un articolo di Bloomberg a firma Mark Gurman, esperto di fatti che riguardano la Mela, pare che quest'ultima abbia sollevato preoccupazione nel merito della gestione della privacy di Meta AI, finendo poi con lo scegliere il chatbot di OpenAI, senza chiudere la porta ad altre integrazioni, come quella di Google Gemini.
Dal prossimo autunno, l'aggiornamento del sistema operativo iOs 18 permetterà agli iPhone supportati, ad oggi i modelli 15 Pro e 15 Pro Max, sia di accedere alle funzionalità sviluppate in casa di Apple Intelligence che alla ricezione di risposte tramite ChatGpt. A seguito dell'annuncio, a inizio giugno, i manager di Cupertino hanno riferito della volontà di poter inserire nell'ecosistema anche altre soluzioni, tra cui l'IA di Google, conosciuta sotto il nome di Gemini.
Solo qualche giorno fa, un report del Wall Street Journal affermava la possibile chiusura positiva della partnership tra Apple e Meta, nonostante i dubbi su una collaborazione che avrebbe dovuto lasciare indietro un pesante attrito tra le due.
Quando nel 2021 l'azienda guidata da Tim Cook aveva svelato la possibilità per gli utilizzatori dei suoi dispositivi di non essere tracciati per scopi di profilazione pubblicitaria dalle app, il re dei social network aveva risposto evidenziando perdite di entrate pubblicitarie pari ad almeno 10 miliardi di dollari. Al momento, sia Apple che Meta hanno messo in pausa il lancio dell rispettive funzionalità di intelligenza artificiale per gli utenti dell'Unione Europea, dovendo conformare le tecnologie alle richieste del Digital Markets Act.
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