TikTok non rischia più una class action negli Stati Uniti, almeno per ora. ByteDance, la compagnia cinese proprietaria della app che spopola tra i giovanissimi, ha infatti trovato un accordo per evitare di finire in tribunale, dove era accusata di raccogliere i dati di utenti con meno di 13 anni senza il consenso dei loro genitori.
I termini dell'intesa con l'accusa non sono stati resi noti.
"TikTok è fermamente impegnato a salvaguardare i dati dei suoi utenti, in particolare i nostri utenti più giovani", ha detto un portavoce del social al sito The Verge. "Sebbene non siamo d'accordo con gran parte di quanto asserito nella denuncia, abbiamo lavorato con le parti coinvolte e siamo lieti di aver raggiunto una risoluzione dei problemi".
Nella causa legale si sosteneva che Musical.ly - app comprata da ByteDance nel dicembre 2017 per un miliardo di dollari e ribattezzata TikTok - avesse fallito nell'evitare che i ragazzini con meno di 13 anni usassero la app, e di aver raccolto e reso visibili agli altri utenti le loro informazioni personali senza il consenso dei genitori, obbligatorio per legge. Sempre secondo l'accusa, TikTok avrebbe anche raccolto i dati sulla posizione geografica degli utenti, inclusi i minorenni, tra il dicembre 2015 e l'ottobre 2016.
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