Un balzo dei ricavi dell'88% e una corsa che è lungi dall'essere terminata. Nvidia alza il velo su un trimestre 'monster', ben oltre le più rosee attese degli analisti grazie al boom della domanda per l'intelligenza artificiale. E vola a Wall Street dove arriva a guadagnare oltre il 6% salendo ai suoi massimi storici.
La volata in Borsa arricchisce in poche ore di 4,2 miliardi di dollari il suo amministratore delegato Jensen Huang, che ormai vale 46,1 miliardi ed è fra i primi 25 paperoni al mondo. Nato a Taiwan Huang si è trasferito in Kentucky a nove anni, e si è 'regalato' Nvidia per il suo 30 compleanno dopo aver sognato il gigante di chip per anni insieme agli amici ingegneri Chris Malachowsky e Curtis Prim nel ristorante Danny di San Jose, California, dove lavorava part-time prima di prendere il master a Stanford. Nel 1993, quando ha spento le sue prime 30 candeline, Huang ha fondato Nvidia con l'obiettivo di introdurre la grafica tridimensionale sui mercati dei videogiochi e del multimedia.
Con il boom dell'intelligenza artificiale, la sua creatura ha registrato tassi di crescita sorprendenti: solo dall'inizio dell'anno le azioni Nvidia hanno guadagnato a Wall Street quasi il 230%. I risultati del secondo trimestre mostrano una Nvidia che continua a crescere. Un balzo avvenuto nonostante le restrizioni americane alle esportazioni dei chip più avanzati in Cina, uno dei maggiori mercati per Nvidia.
I colossi del cloud computing hanno annunciato "massicce infrastrutture" nell'ultimo trimestre sulla base dei nuovi chip IA di Nvidia, ha aggiunto ricordando come altri gruppi tecnologici hanno siglato partnership con Nvidia per diffondere la tecnologia dell'intelligenza artificiale in ogni industria. Secondo Huang insomma "la gara per adottare l'intelligenza artificiale generativa è iniziata".
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